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Ottenere più traffico è uno degli obiettivi primari di qualunque ecommerce. Ma come si fa ad attirare più visitatori senza spendere una fortuna in pubblicità e marketing? Il segreto è saper sfruttare la SEO.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO, dall’inglese Search Engine Optimization) è un processo che implica il perfezionamento di un sito web per soddisfare al meglio i requisiti dei motori di ricerca e fornire ai clienti dei contenuti pertinenti e aggiornati.
In questa guida scopriremo come creare una strategia di SEO per ecommerce ripercorrendo alcuni passaggi chiave, come la ricerca delle parole chiave, la struttura di un sito ottimizzato e il link building.
Ricerca delle parole chiave
La ricerca delle parole chiave per gli ecommerce
Il primo passo di qualunque strategia SEO per ecommerce è identificare i termini di ricerca utilizzati dai clienti potenziali. Questa fase, ovvero la ricerca delle parole chiave per ecommerce, può essere condotta in vari modi.
La ricerca di keyword per ecommerce differisce leggermente dalla ricerca di parole chiave tradizionale. La maggior parte dei siti web, infatti, include solo parole chiave informative, mentre per gli ecommerce l’ideale è puntare a un mix di parole chiave informative e commerciali.
Suggerimenti di Google e di Amazon
Quando inizi a digitare una query di ricerca su Google, la funzione di completamento automatico ti suggerisce altre query pertinenti. Questi suggerimenti automatici possono essere una miniera d’oro se hai già in mente alcune parole chiave di base e sei alla ricerca di nuove idee. Non dimenticare di dare uno sguardo anche alle query di ricerca che appaiono nella parte inferiore della pagina.
Qualcosa di simile lo puoi fare anche su Amazon. Un ulteriore vantaggio dei suggerimenti di Amazon è che, a differenza di Google, sono incentrati sul prodotto e consentono di inserire filtri come ad esempio il prezzo.
Presta attenzione alle long tail keyword: più lunga è la parola chiave, più è specifica. Una keyword molto specifica significa una minore concorrenza e, spesso, tassi di conversione più elevati.
Strumenti di ricerca per parole chiave
Per una ricerca keyword più avanzata, ti servirà uno strumento SEO apposito. Uno dei più popolari è Ahrefs.
Questi strumenti ti consentono di cercare e analizzare grandi volumi di parole chiave.
Immaginiamo ad esempio che uno dei tuoi competitor sia BustedTees, un negozio online di t-shirt spiritose. Inserisci il suo dominio in uno strumento di ricerca di parole chiave come Ahrefs e clicca su Organic keywords in alto:
Scorri verso il basso per vedere tutte le keyword con cui BustedTees.com è posizionato sui motori di ricerca. Troverai anche altre metriche utili, come il volume di ricerca e il ranking. Tutte queste informazioni ti aiuteranno a prendere decisioni più ponderate.
Per individuare le parole chiave giuste per il tuo ecommerce, tieni in considerazione questi 4 parametri: volume delle ricerche, concorrenza, rilevanza, search intent.
SEO tecnica
Struttura e organizzazione gerarchica di un sito ottimizzato
Avere un sito ecommerce ben strutturato è essenziale per il suo posizionamento. Cerchiamo di approfondire bene il concetto.
John Doherty di Credo consiglia di partire dalla conoscenza esatta dell’attuale struttura del sito:
John Doherty, Credo
“Scansiona il tuo sito web utilizzando il SEO Spider di Screaming Frog o uno strumento simile a tua scelta; quindi esporta i dati e osserva la colonna ‘livelli’ per identificare quali pagine distano cinque o più livelli dalla homepage.”
In questo modo, scoprirai quali pagine sono troppo in basso nella gerarchia del tuo sito. Quanti più clic separano una pagina dalla home, infatti, tanto minore sarà la sua authority.
John Doherty, Credo
“È proprio su queste pagine che dovresti lavorare in modo strategico per farle salire nella gerarchia del sito. Le categorie e le sottocategorie devono restare comunque più in alto e se ne hai poche ne puoi costruire di altre, dopo aver svolto ulteriori ricerche sulle parole chiave.
L'obiettivo di questa strategia è quello di ampliare il numero di categorie e sottocategorie indirizzate a specifiche long tail keyword e, allo stesso tempo, far salire i prodotti nella gerarchia del sito perché possano posizionarsi meglio sui motori di ricerca.”
Quando pensi alla struttura del sito, e in particolare alle sottocategorie, ragiona in termini di SEO, ma tieni anche in considerazione la user experience (UX). Per fargli acquisire visibilità sui motori di ricerca non puoi limitarti a renderlo leggibile ai robot, ma devi tener presente anche l’ottica dei visitatori “umani”, quindi accertati che ogni modifica apportata seguendo questa strategia soddisfi entrambe le parti.
Tyler McConville di Bold afferma:
Tyler McConville, Bold
“Nel progettare la struttura del tuo ecommerce, prova a immaginarlo come un grande magazzino in cui ogni categoria di prodotti occupa un reparto. Disponi i prodotti secondo una logica, senza lasciarti vincolare eccessivamente dalle keyword e senza sovraottimizzare il sito”.
Tyler suggerisce di fare un passo indietro per analizzare nel dettaglio la struttura attuale del sito prima di apportare delle modifiche: “Se hai già un sito web, usa strumenti come Screaming Frog o Slickplan per visualizzarne la struttura. Analizzala attentamente e verifica che non ci siano pagine o categorie posizionate in modo inadeguato”.
È molto importante che tu rifletta su quale sia la struttura e la gerarchia ideale per il tuo sito. Osserva la mappa attuale e chiediti:
- Sto sfruttando la ricerca di parole chiave condotta nella prima parte di questa guida di SEO marketing?
- Le mie pagine più importanti sono abbastanza in alto nella gerarchia del sito?
- Quali pagine dovrebbero essere portate più in alto? Quali più in basso?
- La struttura attuale del sito ha senso per i visitatori umani? È intuitiva? È possibile trovare subito quel che si cerca?
- Questa struttura ha senso in un’ottica SEO? La gerarchia riflette l’importanza delle pagine? Le sottocategorie sono ottimizzate?
Non saltare per nessun motivo questo passaggio della nostra guida di SEO marketing! Se tralasci questo step, infatti, con la crescita del tuo sito la sua struttura diventerà sempre più caotica e intricata.
Verifica quali risorse sono indicizzate
Troy Fawkes di Delta Growth invita a verificare con esattezza quali risorse di un sito siano ottimizzate (e con quali parole chiave):
Troy Fawkes, Delta Growth
“Uno degli aspetti più importanti della SEO tecnica in generale è l'indicizzazione.
Sono tantissimi i fattori che possono ostacolare l’indicizzazione, cioè l’inserimento di una tua pagina nel database di un motore di ricerca, ed è bene identificarli perché se una pagina non è indicizzata, non otterrà traffico.
Con Google è facilissimo verificare se una pagina sia indicizzata o meno, basta cercarla aggiungendo “cache:” davanti all’URL.
Ad esempio, prova a inserire “cache: https: //www.shopify.com/” nella barra degli indirizzi del browser e avvia la ricerca”.
Se la pagina in questione è indicizzata, dovrebbe apparirti un’istantanea come questa:
Se la pagina non è indicizzata, invece, ti apparirà un errore.
Ora che sai come procedere, puoi verificare l’indicizzazione di tutte le pagine del tuo sito. Se il sito è molto ampio, potrebbe essere una procedura piuttosto impegnativa. In tal caso, Troy consiglia di concentrarsi sulle pagine:
- di categoria (es.: “scarpe da uomo”);
- relative a un aspetto (es.: “scarpe da uomo Nike”);
- di prodotti (es.: “scarpe da uomo Nike Free RN 2017”).
Ecco ad esempio una pagina Amazon di categoria:
Questa invece è una pagina Amazon generata dalla navigazione per aspetti:
E questa, infine, è la pagina di un prodotto su Amazon:
È importantissimo che una pagina sia indicizzata, ma altrettanto importante è il modo in cui viene visualizzata. Secondo Troy, i rich snippet possono aiutare a distinguersi dalla concorrenza emergendo nei risultati di ricerca e possono anche agevolare l'utente nella decisione d’acquisto:
Troy Fawkes, Delta Growth
“Nel settore ecommerce, utilizziamo il codice esistente per fornire informazioni preziose ai motori di ricerca e agli utenti. L’informazione più importante è lo schema delle recensioni e, in particolare, l’aggregate rating.
Se cerchi ‘Nike Uomo Free RN’, ad esempio, ti appariranno delle valutazioni rappresentate sotto forma di stelline. I prodotti mostrati tra i risultati di ricerca hanno in genere una valutazione numerica (4,2) o percentuale (92%), seguita dal numero di recensioni o voti.”
Dai un'occhiata a questo esempio:
“Per ottenere questo risultato ogni volta che il tuo prodotto appare nella ricerca,” spiega Troy, “devi solo usare un po’ di javascript sulla tua pagina, andando a sostituire nel codice qui sotto il testo generico con le informazioni corrette.”
Troppo difficile? In tal caso, Troy consiglia di utilizzare Schema App Total Schema Markup, disponibile nell'App Store.
Come eseguire un audit sulla SEO tecnica per ecommerce
La maggior parte degli strumenti SEO dispone di una funzione specifica per eseguire un audit SEO tecnico. Utilizziamo come esempio SEMrush.
Apri SEMrush e seleziona “Strumenti SEO” dall'elenco a discesa, quindi seleziona “SEO on page e tecnica”:
- Fai clic su “Vai all’audit del sito”:
Inserisci il numero di pagine che desideri controllare e imposta una programmazione (ad esempio, puoi eseguire il controllo una tantum o ripeterlo periodicamente). Al termine, otterrai un report come questo:
Nel report, seleziona l’opzione “Problemi” per visualizzare maggiori dettagli su errori, avvisi e note:
Tra i fattori che penalizzano le pagine di un sito ci sono i contenuti scarsi e duplicati, ma non sono i soli. Vediamo altri errori comuni:
- Lentezza del sito: È risaputo che i siti lenti sono penalizzati dai motori di ricerca. Inutile dire che neanche ai visitatori piace dover aspettare a lungo. Di solito, se il caricamento di un sito è lento, la colpa è delle foto prodotto troppo pesanti; per evitare questo inconveniente, ricordati di comprimere tali file prima di aggiungerli al tuo sito.
- Errori 404 e 500: Come probabilmente saprai, un “errore 404” corrisponde a una “pagina non trovata”, mentre un “errore 500” (probabilmente meno comune) è un errore di servizio interno. Questi errori si possono rilevare attraverso un SEO audit tecnico. Anche la Search Console di Google può aiutarti a controllare regolarmente se il tuo sito presenta questi errori, come ci spiega Zain Husain di The Home Depot Canada:
Zain Husain, The Home Depot Canada
“Una buona abitudine è quella di verificare con la Search Console di Google l’eventuale presenza di errori 404 o 500, perché è importante che Google trovi il tuo sito sempre in ordine. Per controllare gli errori del server ci sono due semplici modi.
Il modo più semplice è verificare che la Google Search Console sia collegata al tuo sito, quindi fare clic su ‘errori di scansione’, scaricare il file CSV e risolvere le problematiche riscontrate. In caso di errori 404, ti consigliamo di reindirizzare gli URL che hanno traffico o authority alla pagina del sito più pertinente. Oppure puoi persino reindirizzarli a una nuova pagina che mostri delle alternative al prodotto non più disponibile.
Il secondo modo consiste nell'utilizzare uno strumento di scansione come Screaming Frog o Lumar per verificare gli errori del server. A quel punto, come indicato sopra, reindirizza gli URL che presentano un errore 404 a una pagina pertinente o creane una nuova che suggerisca dei prodotti alternativi.”
Il tema del reindirizzamento meriterebbe un articolo a parte; se non hai conoscenze approfondite al riguardo, controlla queste indicazioni di Google.
Adesso sai come eseguire un SEO audit tecnico e come perfezionare la struttura del tuo sito risolvendo alcuni problemi. Ma non finisce qui; continua a leggere la nostra guida SEO per ecommerce per saperne di più sull’ottimizzazione per motori di ricerca.
3. SEO on page
Hai effettuato la ricerca delle parole chiave e hai lavorato sulla struttura del tuo sito. Bene, sei a buon punto! Adesso è arrivato il momento di ottimizzare il contenuto dei due principali tipi di pagina:
- Pagine di categoria
- Pagine di prodotto
Contenuti essenziali per ecommerce
Se usi Shopify, probabilmente saprai che include già svariate funzioni SEO. Alcune sono automatiche:
- Tag canonical;
- File sitemap.xml e robots.txt del sito;
- Title tag generati dai temi che includono il nome del tuo negozio;
- I temi hanno opzioni di condivisione e collegamento con i social media.
Per altre funzioni, invece, sei tu a dover ottimizzare il tuo sito:
- Modificare title tag, i meta tag e le meta description per includere le parole chiave;
- Modificare il testo alternativo delle immagini dei prodotti per far sì che descriva accuratamente le immagini;
- Verificare che i nomi dei file includano le parole chiave;
- Scegliere attentamente gli URL dei post del blog, delle pagine web, dei prodotti e delle collezioni.
Quando ottimizzi i title tag e le description, ricorda che appaiono su Google. Il tuo obiettivo principale è il posizionamento in prima pagina, ma quello immediatamente successivo è convincere gli utenti a fare clic sul tuo sito. Tienilo a mente!
Descrizioni dei prodotti per ecommerce
Google e gli altri motori di ricerca utilizzano il contenuto di una pagina per decidere per quali parole chiave posizionarla e quanto in alto tale pagina dovrebbe posizionarsi per ciascuna parola chiave.
Se la pagina di un prodotto ha solo una breve descrizione e poco altro, Google non avrà molto su cui basarsi. Abbiamo già detto che i contenuti scarsi sono penalizzati, ma ricorda che anche quelli duplicati lo sono, quindi non limitarti a copiare e incollare una descrizione da un produttore o da un fornitore.
Scrivi descrizioni uniche e complete. Un contenuto di qualità può davvero contribuire a migliorare il posizionamento di una pagina dei prodotti.
Cerca di includere parole chiave pertinenti in ogni sezione della tua pagina per aiutare Google a capire a cosa si riferisce il tuo contenuto.
Quanto più scrivi, tanto più Google sarà preciso nel classificare la tua pagina. Anche i tuoi clienti gradiranno le informazioni aggiuntive sui prodotti, anzi, probabilmente saranno proprio quei dettagli extra a convincerli ad acquistare.
Collegamenti interni
Quanto più a lungo riesci a trattenere i visitatori sulla tua pagina, tanto maggiore sarà la possibilità di concludere una vendita. Inserire dei link interni ad altre parti del tuo sito aiuta i potenziali clienti a navigare e a scoprire informazioni o prodotti.
Ricorda di includere alla lettera la parola chiave pertinente nell’anchor text (il testo in cui inserisci il link interno).
Puoi utilizzare i link interni per indirizzare i clienti sulle pagine dei prodotti, le pagine di categoria e i contenuti didattici; ma non esagerate, in un testo di poche centinaia di parole saranno sufficienti uno o due link.
4. Link Building per l’ecommerce
Quanto maggiore è il numero di siti di alta qualità che si collegano al tuo sito e meglio è. Pensa al link building come alla versione SEO del passaparola.
Sia il passaparola che il link building avvengono in modo naturale, ma puoi contribuire ad accelerare il processo e amplificarne i risultati.
Quel che conta è creare contenuti di valore
Ti piacerebbe che altri siti rimandassero al tuo? Allora devi pubblicare contenuti di valore. Sarà difficile infatti acquisire link esterni se gli altri siti non ottengono alcun valore aggiunto rimandando al tuo. Potrai anche inviare decine di e-mail chiedendo che ti menzionino, ma non otterrai il ROI che speri.
Gli altri siti rimandano al tuo solo se il link aumenta il loro prestigio.
Sembra semplice, ma molto spesso questa regola fondamentale non viene considerata. Il vero obiettivo da porti non è quello di creare link, ma di creare prodotti e contenuti di valore tale da generare link.
Particolarità del link building per ecommerce
Il processo di link building da seguire può variare in base a una serie di fattori. A seconda della tua attività, del tuo settore e dei tuoi prodotti, esistono metodi che funzionano e altri che non funzionano. Ad esempio, chi si occupa di content marketing farà link building con un metodo diverso rispetto a chi possiede un negozio di ecommerce.
Marc Nashaat, consulente di pubbliche relazioni digitali e SEO, spiega perché nel caso dei siti di ecommerce il processo di link building è differente:
Marc Nashaat, PR & SEO Consultant
“Una delle principali differenze tra il link building per ecommerce e il link building per un sito web tradizionale è che, nel primo caso, l’authority delle singole pagine è molto più importante dell'authority del sito web in generale. E questo vale specialmente per i commercianti con una vasta gamma di prodotti.
Se gestisci un sito di ecommerce, fai in modo di creare link che indirizzino non solo alla homepage, ma anche alle pagine dei prodotti, delle categorie e dei produttori.
Se la struttura del tuo sito è ottimizzata, il valore dei link che rimandano a queste pagine di livello superiore si trasmetterà anche alle pagine sottostanti; e questo è ottimo per la SEO.”
I link diretti alle pagine di prodotti e categorie generano un ROI più elevato. Tuttavia, spesso è più difficile ottenere link a pagine di prodotti o categorie che ottenere un link a dei semplici contenuti.
E allora come fare a ottenere link per i siti di ecommerce? Per iniziare, esistono due metodi semplici, che ti illustreremo a seguire in questa nostra guida all’ottimizzazione per motori di ricerca:
1. approfittare delle risorse obsolete e che sono state spostate;2. sfruttare le brand mention.
Idea 1 - Approfitta delle risorse obsolete e che sono state spostate
Cosa avviene in caso di cessazione dell’attività di un tuo concorrente? Emergono migliaia di nuove opportunità per ottenere dei link esterni.
Perché? Perché è probabile che il tuo concorrente avesse acquisito dei backlink. Ora tutti i siti che rimandavano al tuo ex competitor dovranno sostituire quei link, indirizzandoli ad altre risorse. Un’ottima opportunità per te!
Come puoi trovare concorrenti che hanno cessato la propria attività? È più facile di quanto tu possa pensare.
Controlla le aste:
La maggior parte dei siti che vendono domini, come GoDaddy, mettono all’asta i domini in scadenza. Puoi utilizzare le funzionalità di ricerca avanzata per identificare domini di valore (con molti link esterni) nel tuo settore o nicchia che siano in scadenza o già scaduti.
Controlla le notizie di attualità:
Sembra semplice e in effetti lo è! Consulta i siti come Google News, cercando articoli su fallimenti e cessazioni di attività commerciali nel tuo settore.
Una volta creato l’elenco dei domini scaduti o in scadenza, non ti resta che trovare i siti che li citano con un link. A questo scopo useremo un altro strumento SEO: Ahrefs.
Ora avrai un elenco di siti che rimandano a ex concorrenti non più operativi o a domini scaduti. Per questi siti sarebbe di certo utile sapere come sostituire i link a pagine inesistenti o che presto lo saranno.
E lì entri in gioco tu, contattandoli e facendo sapere loro come puoi essergli utile. Basta una semplice e-mail come questa.
Ehi NOME! Hai un secondo?
Ciao NOME,
Sulla tua pagina X ho notato che il link Y non funziona.
Ora Z si può acquistare su ILTUONEGOZIO.COM
Spero di averti aiutato.
Grazie!
FIRMA
Sai qual è la cosa divertente? In passato ho lavorato come PR e l’oggetto “Ehi NOME! Hai un secondo?” è stato quello che ha performato meglio per 3 anni di seguito. Quindi te lo chiedo per favore: provalo anche tu! E se ne trovi uno che funziona meglio, fammelo sapere nei commenti.
Idea 2 - Sfrutta le brand mention
Dat To, SEO & Management Consultant, offre una soluzione in vari step per trasformare le mention in opportunità di backlink:
Dat To, SEO & Management Consultant
“Lo scopo di questa tattica SEO off page è quello di trasformare in opportunità le menzioni sprovviste di link con cui altri siti citano il tuo brand, il tuo sito o i tuoi prodotti.
1. Analizza i vari modi in cui le persone potrebbero cercare il nome della tua attività su Google.
Ad esempio, supponiamo che il dominio del tuo sito web sia ‘elleskincare.com’ e che le persone si riferiscano alla tua attività come ‘Elle Skincare’, ‘ElleCare’ o ‘Prodotti Elle’.
2. Prendi ciascun nome e digitalo su Google insieme alla quarta variante: ‘elleskincare.com’.
Puoi salvare tutti i risultati delle tue quattro ricerche in un file di testo mediante un’estensione di esportazione dati per Chrome come ‘Oscraper’, così non dovrai perdere tempo a selezionarli e copiarli in un foglio di calcolo.
Prova a fare brainstorming e pensare a eventuali nomi di prodotti noti o altri nomi associati alla tua attività, come ‘Rossetto Elle’, ‘Kit di Bellezza ElleCare’, ‘Struccatore Elle’, ecc.
3. Visita i link che non appartengono alla tua azienda e verifica se il sito che ti menziona contiene anche un link al tuo sito o no.
4. Nel tuo foglio di calcolo, segna i siti che menzionano il tuo brand senza contenere alcun link al tuo sito.
5. Create un modello di e-mail semplice e cortese in cui chiedi di aggiungere il tuo link.
Accertati di indicare l'URL esatto della pagina web a cui vuoi che il link rimandi.
Questo è il metodo migliore per ottenere un link al prodotto correlato ai contenuti della pagina che menziona il tuo brand. Se i destinatari dell’e-mail non dovessero inserire il link da te indicato ma semplicemente il link che rimanda alla tua homepage, sarà comunque un risultato utile.
6. Ora vai sul sito di ciascuna azienda annotata in precedenza come ‘senza link’ e cerca le informazioni di contatto. Per avere la certezza di indirizzare la tua richiesta alla persona giusta, magari consulta la pagina del team aziendale o i profili dei dipendenti su LinkedIn.
7. Invia l’e-mail usando il modello che hai creato in precedenza. Aggiungi il nome del destinatario e adotta un tono amichevole e non molesto.
8. Inviate un messaggio di follow-up ogni 3-4 giorni, fino a quando non otterrai un ‘sì’ o un ‘no’.
9. Ripeti lo stesso procedimento per tutti coloro che hanno menzionato il tuo brand senza aggiungere un link al tuo sito.”
Per ottenere i migliori risultati, prova a testare diverse varianti dell’e-mail di richiesta.
Potresti anche notare un cambiamento nel numero e nella qualità delle risposte che ricevi a seconda della figura aziendale che contattati. Ad esempio, potresti scoprire che i manager rispondono più frequentemente rispetto ai direttori (o viceversa).
I migliori strumenti di SEO per ecommerce
Avada SEO & Image Optimizer
Avada SEO è un plug-in che aiuta gli ecommerce a primeggiare sui competitor. Tra le sue funzioni include la compressione delle immagini, l'ottimizzazione della velocità del sito, lo schema markup e altre caratteristiche tecniche che mantengono il sito ottimizzato per la ricerca. Dispone inoltre di un'assistenza clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
SEOAnt
SEOAnt è uno strumento gratuito che può essere utilizzato per eseguire report di controllo SEO, per correggere i link non funzionanti e ottimizzare le dimensioni delle immagini. Dispone anche di funzioni AI per la scrittura di meta e alt text.
Google Analytics
Se hai un sito web, sicuramente userai Google Analytics. Questo strumento SEO gratuito monitora e documenta il traffico del sito web, fornendoti le informazioni necessarie per comprendere meglio i clienti, ottimizzare il tuo negozio per la SEO e migliorare il ROI del marketing. Se hai un negozio Shopify, puoi collegare Google Analytics a Shopify Analytics e scegliere dati specifici da monitorare.
Ahrefs
Abbiamo già parlato di Ahrefs in questo articolo, ma vale la pena approfondire alcune delle sue caratteristiche principali. I professionisti del marketing del settore ecommerce utilizzano Ahrefs per creare campagne SEO e posizionarsi meglio su Google.
Ahrefs è un concorrente di Moz e Semrush, altre due società di software SEO che troverai di certo quando cerchi strumenti SEO. Può anche essere utilizzato per effettuare una ricerca delle parole chiave per Google, Amazon e YouTube.
E adesso, mettiti all’opera
Con questa nostra guida all’ottimizzazione per motori di ricerca hai fatto un altro passo in avanti nella scoperta della SEO per ecommerce.
Ovviamente c’è ancora tantissimo da esplorare, e più si va avanti, più l’argomento diventa complesso.
Ma prima di continuare ad approfondire, non perdere tempo: prendi tutto ciò che hai imparato in questi paragrafi e inizia a sperimentare.
Continua a leggere
Guida SEO: domande frequenti
Che cos’è la SEO?
SEO è l’abbreviazione di “search engine optimization.”, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca. È un processo misurabile e ripetibile utilizzato per segnalare ai motori di ricerca che le tue pagine meritano il posizionamento nei risultati di ricerca di Google.
Qual è la differenza tra SEO e SEO per ecommerce?
In entrambi i casi vengono applicati gli stessi principi. Tuttavia, le strategie SEO per ecommerce SEO sono specifiche per i negozi online. L’obiettivo principale della SEO per ecommerce è aumentare la visibilità dei prodotti nei risultati di ricerca per favorire le vendite, mentre la SEO tradizionale ha lo scopo di migliorare la visibilità dei contenuti di un sito web per attirare l’attenzione di chi legge.
Shopify può occuparsi della SEO al posto mio?
I negozi Shopify hanno funzionalità SEO che ti aiutano a ottimizzare i tuoi contenuti. Ad esempio, puoi creare titoli, descrizioni, testi alternativi e URL di prodotto ottimizzati. Inoltre puoi sfruttare l’assistente AI di Shopify per generare contenuti ottimizzati per i tuoi prodotti. Altre funzionalità SEO disponibili sono la possibilità di inviare la tua sitemap a Google Search Console e creare un blog per il tuo negozio online.
Come posso ottenere risultati positivi in termini di SEO per l'ecommerce?
- Ottimizza i titoli e le descrizioni dei prodotti per le parole chiave pertinenti
- Scrivi articoli di blog utili sui tuoi prodotti, sul tuo settore o sulla tua nicchia di mercato
- Richiedi backlink da siti web pertinenti per rafforzare l'authority del tuo sito web
- Aggiungi regolarmente nuovi contenuti per dimostrare che il tuo sito web è attivo
- Aggiorna regolarmente i contenuti per mantenere le informazioni attuali e precise
La SEO è utile nel settore ecommerce?
La SEO è uno strumento molto efficace per gli ecommerce, poiché contribuisce ad aumentare il traffico organico verso il tuo sito. Questo si può tradurre in maggiore visibilità, maggior numero di clienti potenziali e, in ultima analisi, in un aumento delle vendite. Inoltre, la SEO è una strategia di marketing economicamente vantaggiosa, poiché si rivolge a utenti che stanno già cercando i tuoi prodotti online.