Quello che raccontiamo oggi è un viaggio. Un’avventura alla riscoperta delle esigenze non solo di un brand ma di un intero team di lavoro. Parliamo di Zuiki, gigante italiano nel settore fast fashion e della sua storia di replatforming fino ad approdare su Shopify.
Parleremo della genesi dell’ecommerce Zuiki, di quali sono stati i punti critici pre-migrazione e quali sono stati, invece, i vantaggi riscontrati una volta su Shopify.
Ma partiamo dall’inizio.
Quando inizia la vostra avventura nel mondo ecommerce?
La nostra attività è nata come retail, con negozi fisici che oggi siamo fieri di trovare in tutta Italia.
Tra il 2017 e il 2018, dopo esserci resi che l’ecommerce poteva rappresentare un’ottima opportunità di crescita, siamo approdati per la prima volta in questo mondo.
Eravamo dei veri neofiti, e anche la nostra comunicazione non era assolutamente digital. Abbiamo vissuto un periodo di transizione durante il quale ci siamo evoluti come brand e come marketing. Nonostante la vendita online fosse un territorio nuovo per Zuiki, abbiamo ottenuto dei risultati decisamente soddisfacenti.
Com’è cambiato il vostro approccio alla vendita?
Subito dopo aver validato la potenza dell’ecommerce, abbiamo iniziato a introdurre una comunicazione social sempre più spinta e al passo con le tendenze del momento.
La crescita sui social è stata poi seguita, o meglio accompagnata, anche dal nostro primo CRM (Customer Relationship Manager, ovvero la gestione delle relazioni con i clienti) votato al digitale, con card su wallet, incentivi digitali e così via.
Da quel momento i nostri numeri hanno iniziato a triplicare anche sui social, il che ci ha permesso di ottimizzare le nostre capacità di lead generation omnicanale.
Se al lancio del nostro primo sito ecommerce il negozio online era considerato solo come uno dei tanti canali di vendita, oggi è uno degli asset più importanti per Zuiki con un fatturato italiano pari a 10 milioni di euro annui.
L’importanza del canale ecommerce è cresciuta in fretta, così abbiamo iniziato ad avere delle esigenze diverse.
E da queste nuove esigenze è arrivato Shopify?
La scelta di Shopify non è stata immediata e per un motivo ben preciso.
Tutte le persone e le agenzie che ci seguivano e consigliavano ci avevano portato a pensare che un’azienda come la nostra - in forte espansione online e offline - avesse bisogno di un sistema di ecommerce basato principalmente su codice.
Sicuramente la programmazione ha un’attrattiva particolare, ti permette di poter fare “tutto quello che vuoi”, ma questa libertà ha un costo decisamente caro e ce ne siamo resi conto proprio grazie alla crescita che abbiamo sperimentato.
L’obiezione più grande a una piattaforma come Shopify era che non fosse adatta non solo al settore fast fashion ma anche a una realtà così in espansione come la nostra.
L’esperienza ci ha poi dimostrato il contrario.
Che tipo di esigenze ha un ecommerce di fast fashion?
Il fashion ecommerce è molto particolare: vive momenti di vendita importanti e momenti dove il traffico è decisamente più scarso. Basti pensare a periodi come il Black Friday, Natale, saldi stagionali…
In più, il fast fashion ha un ricambio di prodotti molto frequente, un elevato numero di SKU e un’enorme quantità di varianti, quindi c’era la credenza che una piattaforma basata su programmazione fosse più adatta a sopportare e supportare queste complessità.
In realtà, l’alternanza di richieste sistemiche che ci siamo trovati a gestire non era affatto semplice da integrare in un sistema così avanzato e complesso, e spesso ci siamo trovati a non essere preparati quando avremmo dovuto esserlo.
E c’è anche un altro fattore da non sottovalutare: non solo abbiamo dovuto gestire un sistema infinitamente complesso, le spese necessarie per sostenerlo si stavano rivelando sempre più alte e, come ci siamo poi resi conto, inutili.
Come avete trovato la strada giusta per voi?
Un sistema così difficile e costoso da gestire portava a una perdita di tempo e risorse non indifferente, così siamo arrivati a una riflessione.
“Zuiki vende abbigliamento e lo fa in modo estremamente semplice e diretto. Offre prodotti richiesti, al momento giusto e a un prezzo abbordabile.”
Semplicemente, volevamo trovare una piattaforma che ci permettesse di gestire il nostro ecommerce con la semplicità ed efficienza proprie del nostro modello di business.
Abbiamo iniziato a osservare i nostri competitor - soprattutto all’estero - e ci siamo resi conto che anche altri ecommerce di fast fashion gestivano la loro attività su Shopify, con un lavoro che personalmente abbiamo ritenuto egregio.
E ci siamo chiesti: se queste aziende possono gestire l’ecommerce con Shopify, perché non possiamo farlo anche noi?
Così ci siamo resi conto che non avevamo bisogno di programmazione, incomprensibili codici, aggiornamenti manuali e chissà cos’altro.
Zuiki aveva bisogno di un sistema efficace per caricare i prodotti, venderli e riuscire a gestire il tutto internamente senza coinvolgere troppe aziende esterne per ogni integrazione.
In una parola, Shopify.
Il passaggio a Shopify ci ha aperto un mondo.
Improvvisamente potevamo gestire task di design senza usare html o contattare l’assistenza di aziende esterne.
Non abbiamo più avuto bisogno di supporto esterno, abbiamo integrato il Pixel di Google, il catalogo di Facebook, tutto in completa autonomia. Potevamo gestire i menu e le collezioni del nostro sito in modo estremamente agile, personalizzando ogni aspetto in maniera rapida e intuitiva.
Per non parlare poi di tutto il sistema di pagamenti! Il fatto stesso che i pagamenti siano gestiti interamente da Shopify è stato fantastico per noi, perché abbiamo potuto integrare in completa autonomia qualunque modalità di pagamento, da Klarna a Nexi, con un semplice clic.
Shopify ci permette di gestire il nostro ecommerce senza paranoie, e a dirla tutta ne abbiamo ancora qualcuna perché non ci siamo ancora abituati a un modo così semplice di lavorare.
Siamo arrivati a tagliare dell’80% le ore di assistenza di cui avevamo bisogno con il nostro sistema precedente. Un risultato incredibile.
Qual è la parte che avete apprezzato di più di Shopify?
Sicuramente l’app.
Capita spesso di non essere in ufficio o di non avere il proprio computer a portata di mano, e l’app ci permette di consultare analytics e gestire diversi aspetti del nostro business in qualunque momento, anche in esterna.
Abbiamo addirittura anche apportato delle modifiche al sito tramite l’app, come magari disattivare alcuni store o attivare alcune pagine dello store locator, e tutta la parte di UX relativa alle pagine è stata veramente comoda e di facile gestione.
Ovviamente l’app è meno utile alla parte più tecnica del progetto, ma dal punto di vista del controllo, marketing o amministrativo, si rivela un’ottima risorsa.
Che tipo di esperienza avete avuto con il supporto Shopify?
Con Shopify Plus abbiamo davvero tutto quello di cui abbiamo bisogno, il supporto è ottimo.
Prima della migrazione, ogni volta che avevamo un problema dovevamo entrare in una piattaforma diversa, scegliere un progetto, aprire un ticket e non potevi neanche controllare se quel ticket era stato preso in considerazione o meno, potevi solo aspettare e sperare di ricevere una risposta in tempi rapidi.
E questo è un altro problema dei sistemi aperti, con la programmazione ognuno crea il proprio sito da zero, con strutture estremamente complesse, e anche chi si occupa dell’assistenza deve prima di tutto capire cosa sta succedendo e cosa è stato fatto, prima di poter cercare di trovare una soluzione.
Con Shopify Plus invece ci basta aprire una chat, disponibile tutti i giorni 24 ore su 24, e gli operatori riescono a individuare immediatamente il problema, e risolverlo in tempi estremamente brevi.
Senza considerare che la possibilità di salvare dei backup del sito ti permette di recuperare le versioni precedenti in totale autonomia.
Nuove situazioni in cui abbiamo apprezzato la semplicità e l’efficienza più di un sistema più personalizzabile ma troppo complesso.
Insomma, c’è da chiedersi davvero di cosa ha bisogno un negozio online.
Secondo noi le aziende dovrebbero davvero razionalizzare ciò di cui hanno bisogno.
Con Shopify, Zuiki ha scelto la via più comoda e semplice, quella che ti permette di fare quello che devi fare in modo rapido e in autonomia, ma restando al passo con la crescita del business e le esigenze dei consumatori.
Da quando utilizziamo Shopify abbiamo smesso di perdere tempo a pensare alle cose che vorremmo fare ma per le quali non c’è budget, non c’è tempo, e che alla fine comunque finivamo per non fare.
E abbiamo realizzato che il tempo che investiamo in ogni iniziativa ha un valore inestimabile.
Quindi, su cosa bisogna concentrarsi per creare un ecommerce di successo secondo Zuiki?
Secondo noi, il focus deve essere un ritorno all’essenziale.
Ad esempio, ha senso introdurre metaverso, realtà virtuale, foto e video in 4K…se poi la risoluzione medio dello schermo di uno smartphone è di poco superiore a quella di un Nokia 7310?
Internet ci permette di fare tutto. Ma ne abbiamo davvero bisogno?
Per Zuiki, Shopify è il partner perfetto, e l’azienda è la prima in Italia nel mondo del fast fashion a fare questa scelta.
Alla fine contano i numeri, e sembra proprio che i risultati ottenuti da Zuiki dimostrino che avere un sistema efficiente sia la chiave per gestire un ecommerce di successo.
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