Hai appena avviato la tua attività? Allora probabilmente ti occupi di tutto in prima persona: evadi gli ordini, promuovi il tuo business, rispondi alla clientela, gestisci i social media e molto altro. Sebbene ci siano tanti motivi per diventare imprenditore, non avere più tempo libero non rientra certo tra questi. Ecco perché il primo dipendente da assumere per chi ha un’attività di ecommerce è spesso l’assistente virtuale. L’assistente virtuale si fa carico delle operazioni e dei compiti di routine importanti per la gestione quotidiana del lavoro, mentre tu ti puoi concentrare sul far crescere la tua azienda.
In pratica, assumere un assistente virtuale è come avere un paio di mani in più senza l’onere di assumere un dipendente vero e proprio.
Se stai vivendo lo stress e altri “simpatici” inconvenienti legati alla crescita imprenditoriale, forse è arrivato il momento di assumere un assistente virtuale e tornare ad avere qualche ora libera durante la giornata.
Prima di assumere il tuo assistente virtuale, è meglio trovare una risposta a queste domande:
Cos’è un assistente virtuale (AV) e in che modo può essere utile?
L’assistente virtuale è un efficiente collaboratore con competenze trasversali, che lavora in remoto per eseguire i compiti o le operazioni che decidi di delegare. Ad esempio può rispondere alle email, programmare contenuti per i social media e inserire dati. Spesso il suo lavoro si svolge in cambio di una tariffa oraria fissa o di un forfait con un numero stabilito di ore al mese.
Un AV può operare come nomade digitale in qualsiasi parte del mondo, gestire svariati clienti e il più delle volte ha esperienza in settori come la scrittura di contenuti, la contabilità o il design.
Per quali compiti assumere un assistente virtuale?
Gli assistenti virtuali solitamente non si occupano di un'intera procedura della tua attività, ma di singoli processi o compiti specifici. Ad esempio, un assistente virtuale non svilupperà l'intero sito web, ma potrà aiutarti a gestire alcune sezioni del tuo negozio online. Probabilmente non scriverà e gestirà tutti i contenuti, ma potrà supportarti con gli aggiornamenti delle pagine di ricerca o di prodotto.
Ecco alcuni dei compiti che puoi assegnare all’assistente virtuale:
- Rispondere alle email, alle telefonate e ai commenti social della clientela
- Eseguire compiti di gestione della community, come moderare i commenti ai tuoi Facebook ads o monitorare i trend di X (ex Twitter) per eventuali opportunità di interazione
- Creare liste di contatti di blogger/influencer selezionati in base a specifici criteri, con l’obiettivo di fare influencer marketing
- Cercare statistiche o esempi da utilizzare per i prossimi articoli del tuo blog
- Evadere gli ordini e i resi della clientela (è possibile trovare degli AV che abbiano esperienza diretta con Shopify o istruirli su come seguire una determinata procedura)
- Occuparsi della contabilità o dell’inserimento di dati provenienti da diverse fonti in un foglio di calcolo
- Effettuare chiamate ai potenziali clienti seguendo una traccia da te fornita e risposte-tipo alle domande più comuni
- Programmarti le riunioni o prenotare gli appuntamenti
- Svolgere commissioni personali da remoto, come ordinare fiori o regali online (alcuni servizi di assistente virtuale consentono di effettuare acquisti da parte tua).
Quando è il caso di assumere un assistente virtuale?
Anche se gli AV non sono dipendenti a tempo indeterminato, restano un modo economicamente vantaggioso per avere un aiuto continuo nella gestione dell'azienda, senza le spese di un'assunzione a tempo pieno.
Valuta di assumere un assistente virtuale se:
- Passi più tempo a occuparti dell’operatività che delle strategie di crescita della tua azienda e ritieni che qualsiasi persona organizzata e capace potrebbe tranquillamente eseguire i compiti amministrativi da un computer
- Vuoi riappropriarti del tuo tempo e puoi permetterti di spendere da 100 a più di 3.000€ al mese, a seconda delle ore richieste, della provenienza e delle competenze necessarie per un assistente virtuale affidabile
- Sei consapevole di quali sono le attività e i processi specifici e ricorrenti che vuoi esternalizzare, come il servizio clienti o la contabilità
- I tuoi maggiori punti deboli sono l'organizzazione e l'amministrazione. Gli AV sono, per mestiere, organizzati ed efficienti, e fungono da partner di fiducia per chi ha tutt’altre qualità imprenditoriali
- La crescita della tua attività ti ha sopraffatto, oppure sei un genitore molto indaffarato o magari hai già un lavoro a tempo pieno e consideri il tuo negozio online un secondo lavoro
Poiché un assistente virtuale è un collaboratore esterno e non un dipendente a tempo pieno, sei tu che decidi per quanto tempo impiegarlo. Un vantaggio spesso sottovalutato dell’assumere un assistente virtuale è la possibilità di delegare anche alcune commissioni non legate all’azienda.
Puoi ad esempio assumere un AV in prossimità di un periodo particolarmente impegnativo nella tua vita lavorativa e personale. Ecco alcuni compiti che potresti delegare:
- Fare un'analisi comparativa per l'acquisto dei mobili con cui arredare la nuova casa
- Creare un foglio di calcolo dettagliato con una lista di influencer, che includa i dati di Instagram, le informazioni di contatto, le dimensioni del pubblico e i tassi di engagement
- Condurre una ricerca per un quiz sulla personalità e svilupparlo
Un assistente virtuale può svolgere il lavoro che tu non ami ma che deve essere fatto, così da farti riacquistare lo spazio mentale (e il tempo) da dedicare al lavoro che ti piace (come la strategia aziendale).
Quando non è il caso di assumere un assistente virtuale?
Assumere un assistente virtuale non significa che qualcuno subentrerà a te nella gestione della tua attività, mentre ti godi una settimana lavorativa di quattro ore su una spiaggia.
Prima di assumere un assistente virtuale, devi comprendere i passaggi necessari a svolgere l'attività o il processo che desideri esternalizzare. Ti stai affidando agli AV per rappresentare il tuo brand, parlare con la tua clientela e forse anche effettuare pagamenti per tuo conto, quindi devi essere in grado di insegnare loro come farlo al meglio.
Il compito degli assistenti virtuali non è quello di impostare le procedure al posto tuo, ma di eseguire le procedure che tu hai creato per loro.
Non assumere un assistente virtuale se:
- Non hai ancora creato delle linee guida chiare, delle regole e delle istruzioni passo-passo. In caso contrario, l'assistente virtuale può finire per costarti più tempo di quello che ti fa risparmiare, perché dovrai controllare ogni suo lavoro
- Hai bisogno di un supporto specializzato proattivo. Un singolo AV può avere esperienza in diversi contesti, ma non necessariamente nella tua attività specifica. Se questo è ciò di cui hai bisogno, valuta l’idea di assumere un freelance specializzato.
- Non hai tempo da investire in formazione e feedback. I migliori AV richiedono man mano sempre meno supervisione. Ma a prescindere dalla loro esperienza, un onboarding sarà comunque necessario visto che stanno iniziando un nuovo lavoro.
- Hai deciso di esternalizzare senza considerare prima di automatizzare i processi. Come regola generale, se il processo che vuoi esternalizzare può tradursi in "Se si verifica questo evento specifico, allora esegui questa azione specifica", probabilmente è più conveniente automatizzarlo con le app di Shopify, Zapier o altre automazioni e software integrati.
Prima di esternalizzare, prova ad automatizzare con Shopify Flow
Shopify Flow ti consente di eliminare le attività ripetitive automatizzando determinati processi all'interno del tuo negozio Shopify. Puoi selezionare un trigger all'interno di Shopify o di un'app compatibile, scegliere una variabile da controllare (come un numero o un'etichetta specifica) ed eseguire un'azione ogni volta che le condizioni sono soddisfatte.
Shopify Flow è disponibile per i piani Basic Shopify, Advanced o Plus e ti aiuta a:
- Comunicare al fornitore o a un membro del personale che le scorte sono in esaurimento
- Inviare un biglietto di ringraziamento scritto a mano ai clienti che effettuano il secondo ordine
- Aggiungere le informazioni sugli ordini a un foglio di Google o a una bacheca di Asana
- Creare uno specifico flusso di lavoro in base allo scenario
Quanto costa un assistente virtuale?
Le tariffe degli assistenti virtuali possono variare in base alla provenienza, alle qualifiche e all’esperienza. Molti applicano una tariffa oraria, altri si fanno retribuire per l'esecuzione di ogni singola attività o progetto e alcuni accettano una tariffa forfetaria per un tempo prestabilito o una quantità di lavori.
Optare per una tariffa oraria è la soluzione migliore nella maggior parte dei casi, soprattutto per delegare le attività quotidiane. Ti consente di monitorare le fatture, per assicurarti che ci sia costanza nell’attività svolta.
Con un po' di ricerca, puoi trovare un valido assistente virtuale italiano da adibire al servizio clienti, a partire da 10€ l'ora. Ovviamente, la tariffa può variare in base alle mansioni da svolgere. In genere, si ottiene quel che si paga e comunque ogni assunzione va vagliata accuratamente.
Se hai molti impegni e puoi permetterti di pagare tariffe più elevate, puoi anche assumere un assistente esecutivo a distanza, che diventi il tuo braccio destro e ti affianchi in varie attività professionali e personali.
In base alla piattaforma prescelta per assumere il tuo assistente virtuale, dovrai dedicare un tempo maggiore o minore per gestire il rapporto, ed è un fattore che va considerato nella cifra finale.
Alcune piattaforme offrono:
- Contratti integrati e accordi di non divulgazione (NDA)
- Portali che consentono al tuo AV di effettuare acquisti per tuo conto
- Informazioni di accesso sicure e condivisione di file
- Funzioni di tracciamento del tempo e di reporting
- Incontri mirati a strutturare una strategia per delegare e aiutarti a integrare un assistente virtuale nella tua attività
Dove assumere un buon assistente virtuale?
Puoi assumere un assistente virtuale in modo tradizionale, attraverso le bacheche degli annunci di lavoro. Oppure puoi rivolgerti ai marketplace degli assistenti virtuali, alle agenzie, alle piattaforme tecnologiche e ai collaboratori indipendenti. I modi per trovare qualcuno in base al tuo budget e alle tue esigenze non mancano.
Ecco dove puoi iniziare la ricerca per assumere un assistente virtuale.
1. Marketplace di servizi freelance
I marketplace di servizi freelance sono un buon punto di partenza per trovare un assistente virtuale quando si hanno in mente esigenze specifiche e si ha a disposizione un po' di tempo extra per l’onboarding.
Upwork, Guru, Fiverr e Addlance sono marketplace molto noti, dove puoi assumere un assistente virtuale. Se scegli questa soluzione, puoi filtrare in base al settore o specificare le competenze essenziali come parte della tua ricerca.
Molti marketplace di servizi freelance includono:
- Un metodo di revisione per garantire qualità e trasparenza
- Una funzione di chat per la condivisione di file e feedback
- Fatturazione semplice e pagamenti internazionali
- Un accordo di non divulgazione integrato nei termini di servizio
- Pagamenti tramite un servizio di deposito in garanzia, in modo da pagare solo per il lavoro svolto
Prezzi: da 3€ a 90€ (o più) per ora.
Servizi offerti: qualsiasi cosa ti serva, puoi cercare sul marketplace assistenti virtuali indipendenti specializzati nella tua nicchia e nelle tue esigenze.
Consigliato per: chi ha definito un budget o delle competenze specifiche, e non ha il tempo di fare colloqui, esaminare e assumere un assistente virtuale di persona.
2. Professione Virtual Assistant
Professione Virtual Assistant è un’associazione italiana nata per unire professionisti indipendenti che lavorano da remoto con aziende che hanno servizi da esternalizzare e cercano persone con esperienza.
Consultando il sito dell’associazione puoi trovare l’elenco degli associati, con i relativi contatti, il livello di esperienza e la regione di provenienza. Puoi anche accedere al registro degli associati per filtrare la ricerca in base al servizio di cui hai bisogno.
Prezzi: da concordare con il singolo assistente virtuale.
Servizi offerti: i servizi elencati sul sito dell’associazione coprono qualunque necessità, dall’amministrazione al customer care, fino a compiti di segreteria generale e web marketing.
Consigliato per: aziende e liberi professionisti che desiderano assumere un assistente virtuale che lavori in Italia, avendo un contatto diretto col professionista.
3. Wing
Wing è un servizio di assistente virtuale "a pacchetto". Il servizio utilizza la tecnologia per migliorare l'esperienza dell'utente, grazie a funzioni come il generatore di flussi di lavoro, la condivisione del login e la bacheca per la gestione dei progetti.
Puoi aggiungere compiti in coda o creare flussi di lavoro da assegnare, oltre a comunicare con il tuo assistente virtuale tramite la piattaforma, il telefono, Slack o un messaggio.
Prezzi: a partire da 699 dollari al mese per 80 ore mensili con assistente dedicato.
Servizi offerti: l’assistente virtuale Wing gestirà la posta elettronica, gli aggiornamenti del tuo sito web, l'inserimento dei dati e la gestione dei social media, oltre a inviare fatture e preventivi.
Consigliato per: imprenditori che desiderano un servizio gestito e prezzi accessibili.
4. Fancy Hands
Se hai un mercato internazionale, Fancy Hands è un servizio “a pacchetto” a prezzi modici per delegare compiti ad assistenti virtuali con sede negli Stati Uniti. Optando per i piani base, non ottieni un assistente virtuale dedicato, ma un numero prestabilito di richieste che equivalgono a 20 minuti di lavoro, ciascuna con la possibilità di rinnovare le richieste non utilizzate. Puoi anche ottenere un assistente virtuale dedicato pagando un prezzo più alto.
Fancy Hands è uno dei servizi di assistente virtuale più economici, dotato di funzioni come la possibilità per gli AV di effettuare pagamenti o telefonate per conto dell'utente.
Prezzi: a partire da 35 dollari al mese per 3 richieste (che si ripetono da un mese all’altro).
Servizi offerti: l’assistente Fancy Hands può organizzare riunioni, negoziare una bolletta telefonica, fare ricerche, inserire dati e svolgere altri compiti una tantum (per la gestione dei processi è necessario un AV dedicato).
Consigliato per: delegare incombenze personali (ad esempio fissare appuntamenti) o per fare commissioni.
Come assumere il tuo primo assistente virtuale
- Sintetizza le procedure prima di esternalizzarle
- Elabora una job description che attiri l’attenzione del giusto assistente virtuale
- Assumi e inizia a collaborare con il tuo assistente virtuale
- Proteggi le tue informazioni e i tuoi account
- Monitora le prestazioni dell’AV e assegna nuovi incarichi
Gli assistenti virtuali non sono tutti uguali. Come per qualsiasi altro collaboratore, dovrai effettuare un’attenta selezione e questa inizia con la stesura dell’offerta di lavoro, a partire dalla descrizione delle tue esigenze nella job description.
Ma prima di scriverla, assicurati di avere tutto pronto per l'onboarding.
1. Sintetizza le procedure prima di esternalizzarle
Lavorare con un AV non significa semplicemente spiegare al telefono ciò che desideri e sperare che venga svolto al meglio. Per evitare errori e ottenere una migliore esecuzione del lavoro, il consiglio è di scrivere o registrare l'intero processo da seguire, creando anche delle linee guida.
Se si tratta di compiti di routine, come la gestione di alcuni aspetti del tuo negozio, esistono molti metodi efficienti per documentare il processo:
- Utilizza Loom per registrare lo schermo e ogni tuo clic mentre riproduci l’azione che l’AV dovrà svolgere
- Visualizza il tuo flusso di lavoro in Miro, indicando cosa fare o dire in base ai diversi scenari
- Crea un piccolo archivio di risorse o una checklist in Notion o Google Drive
Questo non solo rende più facile integrare una nuova persona nei tuoi processi lavorativi, ma è anche utile per ricordarti tutti i passaggi che dovrai comunicare al tuo assistente virtuale.
Per attività come il servizio clienti, la gestione dei social media e altri compiti in cui il tuo assistente virtuale avrà a che fare direttamente con clienti, partner o fornitori, analizza le tue comunicazioni passate e crea delle tracce o delle risposte preimpostate per ogni scenario. Considera ad esempio situazioni-tipo, come quando un cliente chiede informazioni sullo stato di un ordine o vuole un rimborso.
Ricorda: l’obiettivo di dare in outsourcing alcune attività è gestire meno lavoro, non caricarti di altre incombenze.
Nicole Martins Ferreira, imprenditrice che ha gestito diversi negozi Shopify e lavora con assistenti virtuali, afferma: "La formazione dovrebbe andare oltre un semplice documento creato con le linee guida da seguire. Il più delle volte, gli assistenti virtuali hanno bisogno di tutto il contesto che puoi fornire per raggiungere buoni risultati con poca supervisione, in modo da poter offrire ai tuoi clienti un servizio che si traduca in un'esperienza positiva con il tuo brand".
2. Elabora una job description che attiri l’attenzione del giusto assistente virtuale
Per trovare l’assistente virtuale perfetto per te, devi elaborare una job description che sia interessante per qualcuno con le competenze e le qualità che stai cercando. L'offerta di lavoro è il primo filtro per trovare la persona giusta ed è un utile esercizio per mettere nero su bianco le tue esigenze.
A questo proposito, assicurati di inserire:
- La quantità di lavoro (ad es. quante vendite / quanti ticket di supporto hai in media)
- Esperienze passate che possano risultare utili
- Lingue richieste (ad es. "eccellente inglese parlato e scritto" se occorre comunicare con una clientela internazionale)
- Un elenco specifico delle attività da svolgere
- Requisiti necessari ed eventuali competenze facoltative
- Strumenti che metterai a disposizione (ad es. tracce di risposte per il servizio clienti)
- Parole chiave utili, che i candidati potrebbero ricercare, come "gestione dei social media")
È importante considerare gli strumenti e le piattaforme che utilizzi durante l’attività, perché è molto più facile trovare un assistente virtuale con esperienza nell'uso di app specifiche (ad esempio Zendesk, Hootsuite, Facebook) che insegnare a qualcuno partendo da zero.
Qui sotto trovi il modello di un'offerta di lavoro per ricercare un assistente virtuale. Prendi liberamente ispirazione e adattalo alle tue esigenze.
Offerta di lavoro per assistente virtuale (modello)
Cerchiamo per assunzione un/una assistente virtuale Shopify per la gestione del negozio e l'assistenza ai clienti.
Gestiamo un'attività di abbigliamento che evade oltre 200 ordini e oltre 20 richieste di assistenza clienti a settimana.
Cerchiamo un/una assistente virtuale con un’ottima esperienza nel servizio clienti, che aiuti a gestire i ticket via Zendesk e risponda ai messaggi Facebook. Forniremo tracce e risposte preimpostate alle domande più comuni che riceviamo. Alla persona selezionata potrà inoltre essere richiesto di accedere al nostro negozio Shopify per cercare ordini, apportare modifiche agli ordini o erogare rimborsi.
Il candidato o la candidata ideale ha esperienza di ecommerce, Zendesk e Shopify.
L'esperienza nella gestione dei social media costituisce un valore aggiunto.
I compiti da svolgere comprendono:
- Controllo dei messaggi Facebook e risposta alle domande
- Gestione ed evasione dei ticket di assistenza via Zendesk
- Risoluzione dei problemi della clientela, come ad es. la modifica di un ordine
- Risposta alle richieste dei clienti, ad esempio sullo stato dell'ordine, i tempi di attesa per la consegna, ecc.
- Verifica e modifica degli ordini su Shopify, quando necessario
- Moderazione dei commenti su Facebook
Requisiti richiesti per la candidatura:
- Eccellente capacità di comprensione e scrittura in lingua inglese
- Cortesia e tatto nella gestione del servizio clienti
- Abilità nel problem solving
- Esperienza con l’ecommerce
- L’interesse per il settore dell'abbigliamento costituisce un vantaggio
Competenze aggiuntive: Shopify, Zendesk, Facebook, assistenza telefonica, assistenza via email
3. Assumi e inizia a collaborare con il tuo assistente virtuale
Puoi pubblicare il tuo annuncio per la ricerca di un assistente virtuale su una tradizionale bacheca di annunci di lavoro, un forum o un social network. Considera però i vantaggi che derivano dall'utilizzo di una piattaforma progettata specificamente per l'assunzione di questo tipo di collaboratori.
Inizia la tua ricerca dai marketplace di servizi freelance e dai fornitori di servizi di assistenza virtuale menzionati sopra.
Intervista i potenziali candidati su Zoom o Google Meet, soprattutto se li hai trovati sui marketplace. Controlla le referenze di clienti precedenti e altri eventuali elementi riguardo le passate esperienze come assistente virtuale.
Accompagna il tuo assistente virtuale alla scoperta della tua attività, in modo che tu possa renderti conto di quali sono le competenze dove eccelle e l’assistente può capire in cosa consiste la tua attività. Affidare agli assistenti virtuali troppe cose e troppo presto può rivelarsi davvero rischioso.
"L'errore più grande che ho commesso quando ho lavorato con un’assistente virtuale per l'assistenza clienti è stato quello di affidarle la pubblicazione di contenuti sui nostri account di social media senza un passaggio di approvazione", spiega Ferreira.
Una volta ha pubblicato un meme offensivo che sarebbe stato bloccato immediatamente se avessi continuato a supervisionare il suo lavoro. È normale che tu voglia concedere autonomia alle persone per poterti concentrare su altre priorità. Dovresti però sempre dare l’approvazione finale o assicurarti che le indicazioni sul compito da svolgere non si limitino alla semplice operatività ma includano anche le sfumature. Tra queste rientrano il modo in cui il tuo pubblico affronta certi argomenti e l'inclusività riferita alla tua nicchia".
4. Proteggi le tue informazioni e i tuoi account
Dopo aver assunto il tuo assistente virtuale, aver stabilito canali di comunicazione, averlo formato e avergli fornito tutti gli strumenti per raggiungere gli obiettivi, dovrai abilitarlo ad operare attraverso gli account aziendali. Dovrai quindi concedergli un accesso limitato al negozio, agli account sui social e a qualsiasi altro strumento da utilizzare per svolgere il lavoro.
Se non utilizzi un servizio di assistente virtuale progettato per la condivisione sicura dei login, usa un gestore di password come Last Pass. Il piano gratuito ti consente di condividere ogni password con un altro utente (cioè il tuo AV).
Nel tuo negozio Shopify, puoi aggiungere l’assistente virtuale come “Account Staff”, con specifici permessi basati sui compiti da svolgere.
La maggior parte degli strumenti che già utilizzi probabilmente offre la possibilità di configurare una qualche forma di accesso limitato per altri utenti:
- Facebook Business Manager ti permette di assegnare un ruolo all’assistente virtuale in modo che possa selezionare e pubblicare dei contenuti
- Sui software di assistenza clienti è possibile aggiungere un nuovo utente abilitato a rispondere ai ticket di assistenza
- Con un account PayPal business puoi impostare specifiche autorizzazioni utente, in modo che l’assistente virtuale possa eseguire pagamenti senza disporre delle informazioni relative alla tua carta di credito
- Su Gmail puoi configurare la possibilità di delegare la posta, così che l’assistente virtuale possa visualizzare le email in arrivo e rispondere al posto tuo
Poiché gli assistenti virtuali lavorano con più clienti, a volte anche con competitor nella stessa nicchia, è opportuno far firmare loro un accordo di non divulgazione. Dopo tutto, non vuoi che rivelino i tuoi segreti. Molti marketplace di servizi freelance e piattaforme di assistenti virtuali prevedono questo documento, ma controlla sempre due volte prima di dare in mano all’assistente qualsiasi informazione sensibile.
5. Monitora le prestazioni dell’AV e assegna nuovi incarichi
È difficile calcolare il ritmo a cui il tuo assistente virtuale dovrebbe lavorare, o quanto lavoro dovrebbe svolgere in un’ora. Ecco perché è importante monitorare il tempo di esecuzione.
Molti assistenti virtuali hanno sistemi che li aiutano a tracciare il tempo speso su ogni compito e a indicarlo sulle loro fatture. Esistono però anche strumenti di tracciamento come Toggl, che potrebbero esserti utili.
Anche se desideri che il tuo AV operi senza bisogno di molta supervisione, controlla insieme a lui/lei, di tanto in tanto, se vi siano soluzioni per snellire le procedure o migliorare il suo lavoro.
Potresti anche scoprire che ha trovato un modo migliore del tuo per eseguire un compito, oppure, potrebbe aver acquisito talmente tanta dimestichezza con la tua attività da proporre suggerimenti, come potrebbe fare un dipendente full time.
Una volta che il tuo assistente avrà acquisito maggiore sicurezza nello svolgere i propri compiti, potrai anche valutare se assegnargli un ruolo più elevato o ulteriori mansioni. Oppure, potrai assumere un assistente virtuale aggiuntivo, per gestire un altro aspetto della tua attività.
Ritrova il tuo tempo libero grazie all’assistente virtuale
Se ci pensi, il vero successo di avere un’attività non è quello di possedere un'azienda, ma poter delegare il più possibile in mani capaci, in modo che l'azienda possa funzionare anche senza la tua completa supervisione.
Chi ha un’impresa spesso non vuole rinunciare al controllo e trova innaturale esternalizzare. Invece, imparare a delegare è fondamentale per raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Un traguardo piuttosto difficile per chi conta solo sulle proprie forze.
Assumere un assistente virtuale ti consente di concentrarti su ciò che conta davvero: far crescere la tua attività, trascorrere del tempo con la tua famiglia o semplicemente concedersi un attimo per riprendere fiato.
Continua a leggere
- L’assistenza per i Partner Shopify
- Conquistare la fiducia dei clienti- 5 consigli per il vostro ecommerce
- Cos'è e come funziona Shopify? Una panoramica completa sulle funzioni e i vantaggi della piattaforma
- Come gestire il tempo e combattere lo stress
- Come tradurre la pagina web del vostro negozio online- guida pratica
- Come avviare un business in 11 step- guida completa
- Business plan per startup? Non agli inizi. Pensate al pitch invece.
- Come portare online il vostro negozio fisico- guida pratica
- Come spedire regali di Natale- la guida completa in 10 step
- Machine learning al servizio del retail- esempi e applicazioni
Assumere un assistente virtuale: domande frequenti
Vale la pena assumere un assistente virtuale?
Può valere la pena assumere un assistente virtuale se ritieni di passare troppo tempo a svolgere dei compiti che possono essere svolti da qualcun altro, soprattutto se il valore del tuo tempo (quanto denaro guadagni diviso per il tempo che impieghi a svolgere l’attività) supera il costo dell'assunzione di un assistente virtuale.
Quanto bisogna pagare un assistente virtuale?
Dovresti dare all’assistente virtuale una retribuzione equa, basata sulle sue competenze, la sua esperienza e il costo della vita del luogo in cui si trova. Potresti pagare 8 dollari l'ora per un assistente virtuale nelle Filippine che si occupa di assistenza clienti, mentre potresti pagare 70 dollari l'ora per un assistente esecutivo con sede negli Stati Uniti e 10 anni di esperienza.
Quali compiti svolge un assistente virtuale?
In teoria, un assistente virtuale può svolgere quasi tutte le attività che una persona competente e organizzata può fare da un computer o da un telefono e che non richiedono competenze tecniche elevate, dalla gestione delle email alla scrittura di contenuti. In definitiva, dipende dalla persona e dalla sua tariffa.
Come posso trovare un assistente virtuale per il mio ecommerce?
Puoi trovare un assistente virtuale per il tuo negozio online consultando un marketplace di servizi freelance come Upwork o Guru e aggiungendo "ecommerce" o "Shopify" come parole chiave alla tua ricerca. Gli AV spesso specificano le loro competenze ed esperienze nel proprio profilo.